Arspat - Associazione per il Restauro del Paesaggio e del Territorio

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COSTRUIRE, RINNOVARE LA CITTÀ - LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ

Riccione, 4 novembre 2011 Palazzo del Turismo

Lo sviluppo economico non più come antagonista della qualità di vita ma come punto di equilibrio tra esigenze finora contrapposte. La sostenibilità ambientale ha l'obiettivo di modificare il paradigma progettuale attraverso un ripensamento dell'architettura e dell'urbanistica tramite azioni concrete e strategie coraggiose per una città che vede nella riqualificazione urbana e nel nuovo costruito un punto di forza per il futuro. Il Workshop ha messo a tema come l'attuale paesaggio urbano costituisca un tessuto di per se fragile e al tempo stesso capace di influenzare negativamente anche l'intorno territoriale sia sotto il profilo percettivo, naturale ma anche culturale. è da qui che nasce la sfida della sostenibilità con l'obiettivo di coniugare le esigenze, a volte contrapposte, del mercato e del territorio, mediante l'utilizzo di adeguati strumenti. La sostenibilità portata a scala urbana è dunque uno strumento virtuoso per una pianificazione urbanistica che si prefigge un adeguato e corretto sviluppo e recupero del territorio. Il percorso nuovo da intraprendere, come sfida di rilancio e di risposta, anche in linea con le esperienze Europee già consolidate, è il fare risplendere il patrimonio edilizio e territoriale oggi in forte necessità di riqualificazione: RECUPERO E RINNOVO. La competitività e lo sviluppo, oggi reale e cogente necessità per la ripresa, partono quindi dalla sostenibilità ed in particolare nel settore edilizio, dove non è più possibile parlare di competitività senza parlare di sostenibilità. Occorre passare obbligatoriamente attraverso i sistemi di certificazione ambientale delle città: nuovi "vincoli" diventano fondamentali per costruire bene ed in qualità ed occorre che gli attori del processo condividano idee e strategie: CONCERTAZIONE. Diventa fondamentale il dialogo: gli Open Work Table, che partiranno da Rimini il 16 Dicembre 2011, nascono per fare cultura e fornire informazione a tutti gli attori del processo intorno al tema della sostenibilità ambientale per renderne comprensibili i vantaggi. Quando la volontaria adozione dei protocolli di sostenibilità consente il contemporaneo rispetto degli obblighi normativi, le linee guida divengono un ausilio importante per il progettista. Protocolli e linee guida di valore potrebbero divenire un binario parallelo per consentire alle Amministrazioni Pubbliche ed agli Enti di Controllo di agevolare il progettista favorendone la qualità della produzione. Anche una Tecnologia, capace di gestire l'intero processo, come il Building Information Modeling (B.I.M.) portato fino alla scala del Comparto Urbano, diventa utile strumento del processo. GBC Italia propone il Protocollo di Sostenibilità Ambientale (Sistema di Rating) LEED (acronimo di The Leadership in Energy and Environmental Design), che fornisce un insieme di standard di misura per valutare le costruzioni ambientalmente sostenibili, definendo il concetto di "edificio verde" (stabilendo uno standard comune di misura); promuovendo pratiche integrate, di progettazione per l'intero edificio; riconoscendo i leader dell'industria della costruzione attenti al rispetto dell'ambiente; stimolando la competizione nello sviluppo di progetti, materiali e metodi costruttivi verdi; aumentando la consapevolezza dei benefici che porta la "costruzione verde" e trasformando il mercato dell'edilizia. Gli standard LEED e GBC: edifici commerciali, edifici direzionali, edifici residenziali, ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici esistenti e di edifici storici, quartieri. Il sistema si basa sull'attribuzione di ‘crediti' per ciascun requisito ed è dotato di una checklist di controllo che permette di programmare, pianificare e verificare il livello di certificazione ambito. La certificazione è rilasciata dal Green Building Certification Institute (GBCI). Il quadro normativo Italiano, ma soprattutto quello Europeo - Green Public Procurement - oltre ad indirizzare la Pubbliche Amministrazioni nella direzione della sostenibilità (edifici come sistemi; processo di costruzione visto nel suo complesso, considerando le fasi di progettazione, costruzione, utilizzo e smaltimento di costruzioni, manutenzione, ecc..) trova totale applicazione ed assonanza nel LEED che, in virtù della propria natura, non solo copre tutte le raccomandazioni di cui agli "Acquisti Verdi" (consumo energetico, impiego di fonti energetiche rinnovabili, materiali e prodotti da costruzione con contenuto di riciclato, gestione dell'acqua e dei rifiuti, ecc..) ma eccelle e premia l'innovazione progettuale e le risorse regionali. "Ecoquartieri: un Patto per la Rigenerazione Urbana", è la carta sottoscritta da GBC Italia, AUDIS e Legambiente. L'idea di un approccio "Ecoquartieri" si basa su alcune premesse: la sostenibilità nell'edilizia (nuova ed esistente) è una direzione di marcia obbligatoria; l'economia rimane e rimarrà, secondo le principali previsioni, in uno stato catatonico; i sistemi tradizionali, basati sull'incentivazione singola (vedi c.d "Piano casa") hanno dimostrato la loro inadeguatezza. La realtà Italiana può ispirarsi a quella francese (assumere il quartiere come ambito di intervento, e la comunità territoriale come protagonista) con delle importanti differenze: pensare a un modello flessibile, adattabile alle varie realtà e che possa funzionare subito anche in assenza, o nell'attesa, di un quadro nazionale. Quindi: linee guida generali di riferimento (partendo da esempi importanti e esistenti: "il quasi-decalogo AUDIS"; "il decalogo Legambiente - Ance"; i modelli di certificazione Leed e GBC Italia); procedure concertative che mettano insieme istituzioni (per le loro competenze regolative) e i diversi soggetti privati; scelte di investimento pubbliche e private; procedure di certificazione terza (che sono essenziali per garantire tutti i contraenti del patto relativo alla ricostruzione di quartiere). Oggi GBC Italia propone oltre all'applicazione dei protocolli già avviati, la possibilità di attivare Casi Pilota e Casi Studio. La Pubblica Amministrazione è uno degli attori fondamentali che insieme agli Operatori Economici agisce nel processo di eco-sostenibilità e può agire come Stazione Appaltante (Attore Diretto) o come Soggetto Regolamentatore della Pianificazione (Attore Indiretto). Agendo come Attore Diretto la PA può introdurre, nell'affidamento degli incarichi professionali, criteri valutativi ancorati alla sostenibilità, cercando anche criteri di giudizio e di garanzia degli appalti, come la certificazione di Ente Terzo. Resta assolutamente vincolante partire da progetti con un alto livello di sostenibilità. Agendo come Attore Indiretto la PA può introdurre NORME COGENTI O INCENTIVANTI all'interno degli strumenti tecnici di regolamentazione urbana. La normativa non sempre ammette forme di esclusività o monopoliste, ma la PA può esercitare la propria volontà, come per esempio avviare la certificazione secondo un protocollo di sostenibilità, coinvolgendo gli operatori economici nel rispetto delle condizioni dettate dal medesimo protocollo. Una sfida su cui riflettere è il possibile accreditamento dei protocolli di sostenibilità, da parte di Enti riconosciuti, come accade con le SOA per le imprese. Le tematiche esposte e discusse hanno indubbiamente mosso l'interesse e la curiosità degli intervenuti, animato il dibattito, dato spunti di riflessione, invitato ad approfondire in successive iniziative volte anche a confrontarsi sui risultati ottenuti. Infine, nell'ottica di un percorso come quello tracciato resta la necessità, per le Pubbliche Amministrazioni, di informazione, formazione e strutturazione. Fortemente incoraggiati dagli esiti sopra riportati non mancheremo di lanciare ulteriori momenti di confronto e approfondimento.

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